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Anticorruzione, nuovo seminario promosso dalla Provincia
mercoledì 19 novembre 2014 by Ufficio Stampa

“Il nuovo Codice di comportamento e la responsabilità disciplinare del personale del comparto enti locali dopo la riforma Brunetta e la legge anticorruzione”.

E’ il titolo del seminario promosso dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione della Provincia di Barletta - Andria - Trani, il Segretario Generale Maria De Filippo, in programma domani, venerdì 21 novembre, alle ore 9.30, presso la sede della Provincia, in Piazza San Pio X ad Andria.

La lezione sarà tenuta dal Magistrato della Corte dei Conti e professore di Diritto del Lavoro Pubblico Vito Tenore.

Di seguito l’elenco completo degli argomenti che saranno approfonditi durante il seminario:

-          premessa sull’etica dei comportamenti e sulle responsabilità del dipendente del comparto enti locali: responsabilità civile, penale, amministrativo-contabile, disciplinare e dirigenziale.  Codice disciplinare, codice di comportamento (il dPR 62 del 2013) e nuovo potere disciplinare della pubblica amministrazione dopo la legge anticorruzione 190/2012, la riforma Brunetta (d.lgs. 27 ottobre 2009 n.150 e circolari esplicative della Funzione Pubblica): modifiche al testo unico sul pubblico impiego (d.lgs n.165 del 2001) e rapporto con la fonte contrattuale.  I nuovi CCNL 2006-2009 area dirigenza. Le circolari interpretative della funzione pubblica. Analisi del nuovo codice di comportamento e suo recepimento all’interno delle singole amministrazioni

-          La disciplina sostanziale dell’istituto: a) le infrazioni per dipendenti e dirigenti nei CCNL e nel decreto 150/2009 (principio di tipicità - codice disciplinare ed obbligo di affissione anche telematica - rilevanza disciplinare del codice di comportamento dopo la legge anticorruzione e il dPR 62/2013). Le novità introdotte dal d.lgs. 150 del 2009; b) le sanzioni nel CCNL e nel d.lgs. n.150 (motivazione, recidiva, gradualità e proporzionalità; incidenza del nuovo CCNL 2006-2009 e del d.lgs. n.150 del 2009). Responsabilità da omissioni e da errori gestionali nel procedimento nel d.lgs. n.150. Le verifiche sulle finte malattie e sull’insufficiente rendimento nel decreto attuativo n.150 del 2009.

-          La disciplina del procedimento per dipendenti e dirigenti (dopo il CCNL 2006-2009): i soggetti ed il nuovo riparto di competenze alla luce del d.lgs. 150/09 (capo-struttura, u.p.d., rapporti tra le rispettive competenze e individuazione del capo-struttura dirigente nelle aziende ospedaliere). Responsabilità per inerzia e omissioni disciplinari dei dirigenti capi struttura nel d.lgs. 150. Il principio del contraddittorio e l’accesso agli atti (rapporto accesso-privacy). La mancata costituzione dell’UPD: conseguenze. Il decreto attuativo n.150 del 2009.

-          Le fasi del procedimento: segnalazione del capo-struttura (modalità e  nuovi termini, responsabilità da omessa segnalazione), contestazione degli addebiti, convocazione, istruttoria. La semplificazione prevista dal d.lgs. n.150.

-          Il regime delle incompatibilità e rapporti con la responsabilità disciplinare (la giusta causa di recesso ex l.662/96 - l’art.53, co.7, d.lgs. n.165/2001 - la proporzionalità).

-          Il problema del carattere ordinatorio o perentorio dei termini del procedimento disciplinare e la loro decorrenza: orientamenti dottrinali e giurisprudenziali. Incidenza del dimezzamento disposto dai provvedimenti Brunetta (art.7, l. n.15 del 2009 e  decreto attuativo n.150 del 2009). I termini nel nuovo CCNL 2006-2009 area dirigenza.

-          Responsabilità disciplinare del dirigente e responsabilità dirigenziale: la loro netta distinzione dopo il d.lgs. n.150 del 2009 e i CCNL 2006-2009 area dirigenza. Competenza punitiva per sanzioni a dirigenti.

-          Il potere disciplinare nei confronti del dipendente cessato dal servizio o transitato in altro ente nella giurisprudenza di Cassazione e nel d.lgs. n.150.

-          Il trasferimento per incompatibilità ambientale e l’adibizione ad altre mansioni per finalità paradisciplinari: la giurisprudenza sul punto.

-          Rapporti tra procedimento disciplinare e procedimento penale (in particolare l’incidenza del patteggiamento ex art. 444 cod.proc.pen.) dopo la caduta della pregiudiziale penale delineata dal d.lgs. n.150 del 2009. Residuali ipotesi di sospensione del procedimento. Riapertura del procedimento dopo il giudicato penale ex art.55-ter, d.lgs. n.165. Le comunicazioni delle cancellerie dei Tribunali alle amministrazioni delle sentenze relative a pubblici dipendenti nel decreto attuativo n.150 del 2009.

-          La sospensione facoltativa ed obbligatoria del dipendente e la sua durata massima nei contratti collettivi 2006-2009, nella l. n.55 del 1990, nella l. n.97 del 2001: presupposti, limiti, motivazione, durata massima. Analisi della giurisprudenza. Il problema della restitutio in integrum retributiva del dipendente sospeso: recentissimi indirizzi della magistratura. Incidenza dei recenti provvedimenti legislativi (L. n.15/2009 “Brunetta” e decreto attuativo n.150 del 2009).

-          Strumenti conciliativi nella l. Brunetta e nei CCNL area dirigenza e  tutela giurisdizionale avverso le sanzioni disciplinari. La predisposizione della difesa da parte della p.a., i vizi prospettabili in giudizio dagli avvocati dei lavoratori.

-          Quesiti dei partecipanti, e analisi di tutta la più recente giurisprudenza della Cassazione e di merito sui punti focali del procedimento.

L’Ufficio Stampa

Enrico Aiello