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Eventi e Notizie - 2014
Il Presidente Ventola rassicura: "l'Istituto Agrario non si muove da Andria"
giovedì 10 aprile 2014 by Ufficio Stampa

 

Un incontro franco e senza peli sulla lingua quello tenutosi oggi pomeriggio tra il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola, ed una delegazione di studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I” di Andria.

«Questioni serie ed importanti come il futuro dell’Ita “Umberto I” di Andria, il cui inestimabile patrimonio culturale e didattico è noto a tutti, vanno giustamente affrontate con massima serietà e nel merito - ha commentato a margine dell’incontro il Presidente della Provincia Francesco Ventola -. Per questo ho voluto incontrare una delegazione di studenti, che in questi giorni hanno difeso con grande correttezza e legittimamente l’istituto in cui si stanno formando, a differenza di chi ha invece tentato di strumentalizzare la vicenda. L’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I” non si muove da Andria - ha rassicurato il Presidente Ventola - né dal plesso di Piazza San Pio X. Se il Ministero dovesse accettare la proposta di statalizzazione, avviata mesi or sono dalla Provincia, ci sarebbero anche le condizioni perché il personale a tempo indeterminato continui a lavorare all’interno dell’istituto, con gli stipendi a carico della Provincia. La scuola verrebbe comunque accorpata all’Iiss “Lotti” di Andria, conservando il proprio indirizzo e la propria denominazione».

Come ribadito dal Presidente Ventola, invece, «non sarebbe stato più possibile per la Provincia gestire direttamente la scuola, perché il Governo nazionale impedisce alle Province ogni tipo di assunzione, con qualunque tipo di contratto (a tempo determinato ed indeterminato). E dal momento che l’85% degli insegnanti dell’istituto paritario hanno un contratto a tempo determinato, di fatto non potranno essere riassunti. Se la Provincia di Barletta - Andria - Trani non fosse intervenuta mesi fa per tentare il percorso di statalizzazione o l’accorpamento ad un altro istituto, questa scuola avrebbe chiuso» ha poi puntualizzato il Presidente Ventola, che ha ribadito agli studenti dell’Ita la propria «assoluta disponibilità a sottoscrivere ogni documento formale, nel rispetto della legge, che tuteli e salvaguardi ulteriormente l’istituto andriese, vero patrimonio dell’intero territorio».

L’Ufficio Stampa

Enrico Aiello


 
Il Presidente Ventola rassicura: "l'Istituto Agrario non si muove da Andria"
giovedì 10 aprile 2014 by Ufficio Stampa

 

Un incontro franco e senza peli sulla lingua quello tenutosi oggi pomeriggio tra il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola, ed una delegazione di studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I” di Andria.

«Questioni serie ed importanti come il futuro dell’Ita “Umberto I” di Andria, il cui inestimabile patrimonio culturale e didattico è noto a tutti, vanno giustamente affrontate con massima serietà e nel merito - ha commentato a margine dell’incontro il Presidente della Provincia Francesco Ventola -. Per questo ho voluto incontrare una delegazione di studenti, che in questi giorni hanno difeso con grande correttezza e legittimamente l’istituto in cui si stanno formando, a differenza di chi ha invece tentato di strumentalizzare la vicenda. L’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I” non si muove da Andria - ha rassicurato il Presidente Ventola - né dal plesso di Piazza San Pio X. Se il Ministero dovesse accettare la proposta di statalizzazione, avviata mesi or sono dalla Provincia, ci sarebbero anche le condizioni perché il personale a tempo indeterminato continui a lavorare all’interno dell’istituto, con gli stipendi a carico della Provincia. La scuola verrebbe comunque accorpata all’Iiss “Lotti” di Andria, conservando il proprio indirizzo e la propria denominazione».

Come ribadito dal Presidente Ventola, invece, «non sarebbe stato più possibile per la Provincia gestire direttamente la scuola, perché il Governo nazionale impedisce alle Province ogni tipo di assunzione, con qualunque tipo di contratto (a tempo determinato ed indeterminato). E dal momento che l’85% degli insegnanti dell’istituto paritario hanno un contratto a tempo determinato, di fatto non potranno essere riassunti. Se la Provincia di Barletta - Andria - Trani non fosse intervenuta mesi fa per tentare il percorso di statalizzazione o l’accorpamento ad un altro istituto, questa scuola avrebbe chiuso» ha poi puntualizzato il Presidente Ventola, che ha ribadito agli studenti dell’Ita la propria «assoluta disponibilità a sottoscrivere ogni documento formale, nel rispetto della legge, che tuteli e salvaguardi ulteriormente l’istituto andriese, vero patrimonio dell’intero territorio».

L’Ufficio Stampa

Enrico Aiello