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Notizie dai Gruppi Consiliari - Organi di indirizzo politico amministrativo 2009 - 2014
Giornata della Donna, l'intervento di Pina Marmo
mercoledì 7 marzo 2012 by Ufficio Stampa

“Le ingiustizie continuano e il mondo inventa costantemente nuovi modi di discriminare le donne”. Sono parole di Dacia Maraini che fotografano, ancora tristemente, la condizione femminile nel nostro tempo anche nei contesti sociali più emancipati. Viviamo, infatti, in una società che si declina difficilmente al femminile. La riflessione sulla condizione femminile, purtroppo ancora oggi, deve necessariamente partire dalla violenza e dalla sofferenza, che in molti casi le donne subiscono sia nella società che nel mondo del lavoro, per approdare a soluzioni che attuino pienamente e concretamente le pari opportunità. La società civile, la politica, l’economia, la cultura non possono permettersi di rinunciare al contributo ideale, creativo, fattivo, concreto delle donne e della loro sensibilità. In particolare, per quanto riguarda la politica, i dati forniti dalle organizzazioni internazionali e nazionali indicano l’Italia come un Paese in cui le donne continuano a essere sottorappresentate nelle istituzioni politiche e ad avere scarse possibilità di carriera per il limitato accesso alle posizioni di potere. L’uguaglianza di condizione con gli uomini va perseguita nel rispetto delle differenze e delle specificità dei sessi favorendo più attivamente la partecipazione delle donne alla vita politica non soltanto perché capaci di raccogliere e di mantenere il consenso sociale e politico ma anche perché fondamentali nei ruoli decisionali grazie al valore aggiunto in termini di mediazione, di pragmatismo e di sensibilità. Invece, purtroppo nell’ambito direttivo dei partiti l’apporto femminile è del tutto trascurabile se non pari a zero. A tal proposito è eloquente la mia esperienza nei Consigli Comunali, Provinciale e Regionale nei quali sono risultata eletta, dove la presenza femminile, quando non unica, era ridotta a pochissime unità. L’approvazione in Commissione Affari Costituzionali della Camera del disegno di legge sulla doppia preferenza di genere è un deciso passo avanti sulla strada verso la piena realizzazione della parità tra uomo e donna in politica. Un disegno di legge che finalmente promuove il “riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte delle regioni e degli enti locali” e che prevede la possibilità di esprimere alle Comunali due preferenze purché la seconda sia per una persona di genere diverso dalla prima. L’augurio è che anche nella scrittura dell’auspicata nuova legge elettorale nazionale i partiti tengano in considerazione la maggiore presenza delle donne in politica. La Giornata della Donna, quindi, sia l’occasione per approfondire i temi della parità di genere affinchè, uscendo dalle quelle che restano soltanto, sia pur nobili, affermazioni di principio, si arrivi ad una effettiva uguaglianza tra uomini e donne. Sono necessarie e, non più prorogabili, vere politiche di sostegno alle famiglie volte a favorire la conciliazione come la flessibilità degli orari di lavoro, la possibilità di usufruire i servizi degli asili nido, gli incentivi per le amministrazioni pubbliche e per le imprese private al fine di accrescere la quota di personale femminile, soprattutto nelle posizioni dirigenziali, l’interscambiabilità paritaria dei ruoli maschile/femminile nella’educazione e nella cura di bambini e anziani. Rivolgo, infine, un appello alle donne affinchè coraggiosamente si affaccino alla vita politica nella consapevolezza che possano concorrere concretamente e fruttuosamente a migliorare le condizioni sociali e culturali della nostra società.